La compagnia dell'agnello



Il capitano orgoglioso
Sferza i suoi compagni, esortandoli all'impegno. Manifesta, di tanto in tanto, la sofferenza di chi deve lottare per mantenere la coerenza. Capace di mettere a soqquadro la Terra Santa per occuparsi dell'Erba Pagana.



L'essere dai mille volti
Può soprenderti da un momento all'altro, è furbo e assatanato, indispensabile come pochi ma imprevedibile come nessuno. Si infila tra le maglie avversarie approfittando dell'oscurità. Lo riconosci dal caratteristico e tenero grido: "c***o, siete delle m***e, va*******o!"





Il combattente sotto mentite spoglie
« Ma una piccola figura scura che nessuno aveva notato sbucò dalle ombre con un roco grido: Baruk Khazâd! Khazâd ai-mênu! Una palla oscillò e cadde. Due avversari piombarono in terra frastornati. Gli altri fuggirono negli spogliatoi»

(Da Il Signore degli Anelli Le Due Torri di J.R.R.Tolkien Il Fosso di Helm, libro terzo, Capitolo VII)
Potrebe sembrare un placido e sereno omuncolo dalle pacifiche abitudini. In realtà, ballonozola sul campo alla ricerca di caviglie da mordere e costole in cui infilarsi. Combattente imperituro ha momenti di appannamento se non ci sono tenzoni da affrontare. Sbaglia il passaggio semplice, realizza reti di rapina.



Il volubile arciere
Può rimanere nascosto per settimane, impegnato in oscure attività in lontane isole esotiche. Ma quando torna in campo si sente il suo tocco. Di mira sopraffina, come la freccia dall'arco scocca, lui vola veloce di porta in porta. L'unico che riesce ad uscire dal terreno di gioco con le scarpette ancora pulite, a tratti lezioso come il suo nobile rango gli impone, ma sempre umile come la sua abitudine a lavorare il suolo l'ha abituato ad essere.











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