E’ fare 200 km a testa, anzi 250 (Gigi viene da Roma e alza la media), prendere 5 gol e tornare a casa soddisfatti.
È il nostro calcio. Ci piace così.
La partita è alle 22, a Livorno. Ritrovo alle 19, i giocatori arrivano alla spicciolata, si parte dopo le 8.
Media di 84 km/h sulla Fi Pi Li, non sia mai che si piglia anche la multa, ricerca affannosa del campo. Se non arrivava Gigi da Roma con TomTom, s’era sempre lì
S’inizia subito bene: Giannelli ha le scarpe sbagliate, il torrigiani si sacrifica prestandogli le sue e giocando con delle improbabili scarpe da ginnastica giallo/argento. Qualche scena pre-partita...
La partita a dire il vero non ha molta storia: il solito autogol alla holly e ben, loro che giocano bene, noi anche ma la differenza c’è, e nonostante una grande prova di Duccio in porta chiudiamo sul 3-0 il primo tempo e 5-0 il secondo. Comunque ottima prova di tutti, se in porta loro non avevano l’omo ragno un paio di gol si facevano.
Ma mi piace parlare di altro: dello scambio di doni con gli avversari prima della partita (gadget e materiali di Oxfam, compreso i libri del Semplici!), sicuramente più gradita una buona bottiglia di vino procurato da Tommaso;
della correttezza delle due squadre in campo (e finalmente pure un arbitro all’altezza…), dei saluti post partita.
Ringraziamo in particolare uno degli avversari, Micheal, che capisce che siamo un po’ persi, e dopo la doccia ci accompagna in motorino al ristorante in città.
La serata continua in una inevitabile atmosfera cameratesca, dove una simpatica cameriera tiene testa alla squadra e alle sue battute da caserma. In particolare il buon Platania, con qualche osservazione inopportuna (le chiede se è di Pisa, la chiama Elisabetta…) permette a Susanna di mettere in mostra le sue doti dialettiche: e si porta a casa altre due pappine…
Si mangia e si beve bene, torniamo alle 4 a casa. Nonostante tutti soddisfatti: niente cacciucco, è noto che va ordinato prima, ma la cena era ottima.
E ora si ricomincia col torneo estivo: è il calcio che ci piace.