giovedì 19 aprile 2007

Il Team


Bob: presidente della squadra segue da dietro le quinte ma con grande apprensione il calcio mercato e le indiscrezioni dello spogliatoio. Si appoggia al fidato informatore Rik per misurare tensioni e dissapori nello spogliato, che poi amministra attraverso una gestione magistrale dei carichi di lavoro e dello stress dei suoi collaboratori. I tifosi lo vorrebbero in tribuna.

Rik: “the captain” è il capitano indiscusso ha affermato la sua leadership accompagnando la squadra nei momenti di difficoltà. Qualche volta si lascia andare a facili euforie in partita, che potrebbero compromettere il risultato. Per migliorare l’aspetto grintoso e battagliero proprio dei migliori capitani gli è stato suggerito di portare la benda all’occhio.

Carlo S.: dopo una breve esperienza al Lokomotiv sembra che voglia passare al Pratovecchio. Ma c’è ancora chi spera nel ritorno del Kevin Costner del Casentino.

Kekko T.: detto “il camaleonte” per la sua capacità di adattarsi a qualsiasi ruolo. Da portiere a centravanti di sfondamento. Le giocate improbabili sono il suo forte. Come vice capitano difende sempre i suoi giocatori a spada tratta.

Matteo B.: il “funambolo”. Su quella fascia destra può fare di tutto: in fase offensiva con dribbling inaspettati, ma quella che preferisce e la fase difensiva. D'altronde meglio limitare i danni di fronte all’imminente DISASTRO!!

Lorenzo R.: detto “vaporetto” sia per le lunghe corse avanti e indietro sulla fascia che per i virtuosismi che lasciano la scia… tanto fumo, qualche volta arrosto. Pare che abbia già coperto una distanza pari a quella percorsa da Colombo in rotta verso l’America. D'altronde è conosciuto per le sue prodezze calcistiche, proprio dove sbarcò il famoso navigatore, con lo pseudonimo de “la perla dei carabi”

Leonardo C.: la fase difensiva è il suo forte. Ottimo anche nella verticalizzazione. Affronta ogni partita col giusto sorriso.

Duccio M.: si è conteso la leadership con Sansone, ma alla fine ha dovuto cedere all’approccio paternalista del capitano. Quello autoritario non è riuscito a tirar fuori il carattere della squadra. In porta e come libero dà grande sicurezza alla squadra

Tommaso T.: detto “torrigianito” è il brasiliano vera punta della squadra.

Stefano T.: portiere indiscusso è detto “zona cesarini”. Molto spesso è entrato negli ultimi minuti di gioco sapendosi imporre con parate acrobatiche. Si è infortunato al dito a metà campionato, ma ha saputo reagire con grande coraggio.

Pietro R.: ha fatto una sola partita con la squadra ma si è inserito subito bene nello spogliatoio, cogliendone lo spirito: infatti non è ancora più tornato.

Lorenzo P.: detto il “risolutore”. Su quella fascia garantisce sempre grande vigilanza in fase difensiva e rigore nel rispettare lo schema in fase propositiva. Gli schemi però li conosce solo lui: un problema irrisolto e sempre all’ordine del giorno per L. Ucodep

Giovanni P.: ha fatto poche partite con il Lokomotiv ma si è saputo subito imporre nel ruolo di regista

Cristian G.: lo chiamano “strappo”. Sia per la capacità di lasciare l’avversario sul posto con dribbling ubriacanti, sia i continui risentimenti muscolari che lo costringono ad abbandonare il campo fra il 5° e il 10° minuto del secondo tempo. Di fatto, nonostante attribuisca questo nome a Lorenzo R., è lui la vera perla della squadra, come dimostra un glorioso passato nell’eccellenza.

Michele N.: lo chiamano “l’anarchico” per il suo modo di giocare naif. Per lui il solo rombo ammissibile è quello che studiava a geometria o quello che si fa volteggiare in aria attaccato ad un filo. Di fatto è un precursore di un nuova corrente di pensiero del calcio a 5: il lancio lungooooooooooo.


Nuovi acquisti (per non compromettere le trattative i nomi sono sostituiti da pseudonimi)
Diego A. M.: a costo di creare conflitti nello spogliatoio, è fortemente voluto dal presidente. Potrebbe infatti entrare in conflitto con Michele per la questione del lancio lungo. La trattativa è in sospeso in quanto, qualora avesse esito positivo, non si è ancora deciso chi della squadra dovrà andare a rincorrere il cetriol… la palla!!

Guagliò-ero: sembra che il gioiello del Napoli sia fortemente voluto dal Lokomotiv. Le trattative del Presidente sono in corso, ma si dovrà scontrare con la presidentessa del Napoli che come si sa, dopo la cessione di Lorenzo R., non è disposta a cedere un altro dei suoi pupilli al Lokomotiv. La curva non gradirebbe

Ragazze Pon Pon
Laura B., Alessandra Di B., Silvia C., Elisa B., Sabina M., Chiara C.: il loro principale ruolo è ascoltare per almeno due giorni successivi alla partita tutti i commenti sulla partita minuto per minuto. Questo sforzo le ha esonerate dall’essere presenti durante le partite per incitare la squadra, ma solo parzialmente: hanno promesso di venire tutte in tiro per la finalissima!

L'opinionista (o il tifoso?)
Alessandro B.: inizialmente chiamato a far parte della squadra ha preferito rimanere "seduto" sul trono a commentare le partite del Lokomotiv. Anche se ha sempre snobbato la squadra sembra che sia sempre presente alle partite, qualche volta travestito da delegato, qualche volta travestito da arbitro qualche volta travestito e basta. La sua facile ironia sulle sorti della squadra ha sempre garantito però grande visibilità al team che gliene rende merito.

3 commenti: